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........................Schostakovich...........valzer dalla suite N°2 per jazz band..........

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2009 01:11
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17/04/2009 01:11

Aggiungo qualche notizia per chi non conoscesse Dimitri Shostakovich, uno dei più grandi compositori del secolo passato. E' nato a San Pietroburgo nel  1906, ed è morto a Mosca nel 1975. Si è formato nel clima euforico della rivoluzione a contatto con personaggi come Maiakovski, Gorki, ed Eisenstein, il regista della corazzata Potemkin. Il suo linguaggio, se pur identificato da una originale forma personale, ha forti legami con la tradizione musicale russa da cui veicolato, nelle sue composizioni, momenti di alto lirismo e tratti di profonda nostalgia La sua vicenda artistica lo ha portato spesso a scontrarsi con le direttive culturali imposte dal regime, ma allo stesso tempo, grazie all'alta considerazione di cui godeva, ha fatto parte  "comitato direttivo dell’Unione dei Compositori Sovietici"
Autore di un infinito numero di composizioni operistiche, da camera, e sinfoniche, tra cui spiccano appunto ben 15 sinfonie, si è cimentato anche con la musica popolare che ha definito "jazz" anche in ragione del tipo di strumenti proposti, oltre che per la diversa fruizione a cui era destinata rispetto alla musica classica.  Tra le sinfonie probabilmente la più famosa è la settima  " Leningrado". Durante l'assedio della città Shostakovich difende il Conservatorio. Passò alla storia la foto del compositore in divisa da pompiere, di sentinella sul tetto della sua scuola, così come il comunicato radiofonico del 16 settembre 1941, nel quale annunciava di star lavorando a quella che sarebbe presto divenuta la sua Settima e più celebre Sinfonia. "Vi parlo dal fronte…ieri mattina ho completato il secondo movimento della mia nuova composizione sinfonica…perché ve ne parlo? Lo faccio perché tutti dovrebbero sapere che, a dispetto della minaccia che pende sulla vita di Leningrado, nella nostra città…ognuno di noi rimane al suo posto". In verità, dopo poco tempo, su ordine personale di Stalin, il compositore, con altri intellettuali, veniva forzatamente evacuato.  Portò velocemente a termine la composizione nelle cittadina di
Kubiscev, nella regione degli urali, dove era stata trasferita anche l'orchestra del Bolscioj al completo, e sempre in quel luogo venne eseguita in prima assoluta. In agosto, tramite la radio, quelle note risuonarono nella Leningrado assediata come un messaggio di speranza.
La sinfonia aveva raggiunto il suo scopo. Quella stessa sinfonia venne acquisita simbolicamente dal regime come propria, e la sua prima esecuzione all'estero, diretta a New York da Toscanini alla guida della sinfonica della NBC, fu possibile grazie ad un microfilm, contenente la partitura fotografata, che fu trafugato in occidente. Insomma, un vero e proprio intrigo da romanzo di spionaggio dietro alla storia di una sinfonia. Il brano che propongo è tratto dalla Suite  n°  2 per jazz band, che per i russi forse è come un qualcosa che è entrato nel sangue. Secondo me è bellissimo e capace di trascinare, come vedrete e sentirete.

http://www.youtube.com/watch?v=LX1fiE0U1qA

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