Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

LE EMOZIONI DELLA MUSICA

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2009 00:18
Autore
Stampa | Notifica email    
07/04/2009 00:18


Le emozioni della musica sono davvero universali

Lo prova lo studio di un neuroscienziato tedesco che ha analizzato reazioni «africane» a brani occidentali


MILANO - I Mafa non avevano mai sentito la radio e tanto meno gli U2 su YouTube. Ecco la storia del loro primo incontro e la prova che la musica è davvero universale. I Mafa abitano nel nord del Camerun, sono uno dei 250 gruppi etnici che si trovano in quell’area dell’Africa e coltivano la terra sulle montagne Mandara. La loro musica è quella delle cerimonie rituali. Diversa da quella occidentale che suscita emozioni, come la felicità, la tristezza o la paura. Così un ricercatore tedesco del Max-Planck Intitute for Human Cognitive and Brain Science di Lipsia, Thomas Fritz, ha pensato di andare a scoprire se anche popolazioni naive, che non sono, cioè, mai venute a contatto con la cultura occidentale, potessero provare le stesse emozioni. Ha messo nel suo zaino un computer portatile e delle batterie solari perché da quelle parti ancora non è arrivata l’elettricità. E, una volta arrivato lì, ha chiesto ad alcuni abitanti dei villaggi di ascoltare musica occidentale.


QUESTIONI DI RITMO –
«La capacità di suscitare emozioni – ha commentato Fritz – è una caratteristica fondamentale della musica occidentale e questa caratteristica è spesso considerata un requisito fondamentale per il suo apprezzamento nella nostra cultura». Durante la prima parte della ricerca Fritz ha fatto sentire brani di musica, invitando i partecipanti a esprimere le loro emozioni. Risultato: anche i Mafa provano le tre emozioni di base che caratterizzano la musica occidentale. Confrontando poi queste reazioni con quelle di persone di cultura occidentale, ha dimostrato che sia gli occidentali sia i nativi africani legano l’aspetto emotivo al ritmo e alla chiave dei passaggi musicali. Entrambi i gruppi, infatti, tendevano ad attribuire ai ritmi veloci una sensazione di felicità, a quelli lenti un senso di paura e si trovavano d’accordo anche sui passaggi che suscitavano tristezza, ma non riuscivano a definire un ritmo particolare. Sia per i Mafa che per gli europei le chiavi maggiori suscitavano felicità mentre quelle minori paura. La tristezza invece era legata a chiavi indeterminate.


FLAUTI D’ARGILLA -
La musica Mafa, invece, esprime esclusivamente gioia e felicità. I musicanti dei villaggi soffiano in flauti fatti di ferro, di argilla e di cera durante feste rituali incluse quelle per il raccolto. D’altra parte non esiste, nella lingua Mafa, una parola per tradurre il termine «musica» che è vista come un elemento inseparabile dai rituali. Europei e nativi africani, inoltre, preferivano i brani musicali, sia occidentali che tipici della cultura Mafa, agli stessi brani alterati, percepiti come dissonanti. La musica occidentale fa un uso sempre più frequente di accordi dissonanti per accrescere la tensione emotiva: quest’ultima si risolve quando poi si ritorna ad accordi consonanti. «Questo dato – commenta Stefan Koelsch, coautore dello studio - conferma che un altro principio di base della musica occidentale , cioè la consonanza- dissonanza, come stimolo delle emozioni è ugualmente universale». La ricerca, dunque, mostra per la prima volta in maniera scientifica che la capacità di provare emozione sentendo la musica è universale. E spiega anche perché la musica occidentale ha un così grande successo in tutto il mondo, anche per le culture che non enfatizzano così tanto il ruolo dell’espressione emotiva nella loro musica.


LA PUBBLICAZIONE -
Queste nuove osservazioni, appena pubblicate sulla rivista Current Biology, confermano alcuni precedenti dati secondo cui le persone associano certi segnali acustici a certe emozioni sia quando questi segnali derivano da un linguaggio parlato sia quando sono contenuti in un brano musicale. Secondo gli esperti, gli elementi non verbali del linguaggio che comunicano emozioni, come il ritmo o l’intonazione, probabilmente funzionano come la musica. E la capacità di provare emozioni differenti ascoltando la musica è paragonabile alla capacità di interpretare le espressioni emotive del viso di una persona.



Adriana Bazzi
20 marzo 2009



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com