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22/12/2008 19:08 | |
Come nebbia novembrina
Come nebbia novembrina,
come vento del deserto,
incorporea creatura,
Tu,
dagli intricati meandri
della mia mente,
ti impossessavi di me.
Già eri, mio costante pensiero .
Quanto più pareva il tuo dissolversi,
sempre maggiore ed incisivo,
il tuo apparire mi apparteneva.
Lène il mio trovare di quella aporia
una via d'uscita.
Fosti tu ad aprirmi quel varco
e fu tra noi ,empatia,
comunione di un unico sentire.
Un'alba nuova, fresca di muschio odoroso,
anelito di una nuova realtà iridescente,
albeggiava all' orizzonte della vita.
Dagli Inferi ,un saluto a tutti dal povero Pat.
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